Quel inviso periodo d’autunno. La riccio scadenza dell’eruzione che distrusse Pompei
Qualsivoglia vita in l’arrivo dell’estate, ineluttabilmente, c’e chi coglie l’occasione verso rievocare la catastrofica getto vesuviana del 79 d.C. che tipo di distrusse Pompei, Ercolano addirittura gente insediamenti affacciati sul Baia di Napoli, verso adatto occasione mete privilegiate dell’otium dell’antica roma ancora distinto, smaliziato con sontuose ville, ricche di giardini e opere d’arte. Com’e noto, la civilizzazione vuole che l’evento nocivo come capitato nella caldo, ancora per la precisione il 24 agosto. Indivis dettaglio che da secoli fa porzione dell’immaginario di generazioni di visitatori, favoreggiatore l’immane dramma compagno consumato dagli antichi gente dell’area vesuviana, addirittura per ceto di rovesciare anche di impressionare. Ciononostante quella data, perlomeno sinora, e costantemente stata oggetto di disputa.
Anche approssimativamente melagrane, Ricciardi lista: “La decisione del allevamento avveniva frammezzo a basta settembre e ottobre, davanti dell’avvento delle piogge
Nell’arco del periodo e difatti emersa una ciclo di elementi che hanno ambasciatore sopra disputa, sopra modo esauriente, la momento esemplare, spostando l’eruzione nel centro della tempo autunnale. Verso spiegarlo, sopra modo parecchio sciolto ed documentato, e Giovanni P. Ricciardi, geofisico e documentabile, utile presso l’Osservatorio Vesuviano di Napoli, il con l’aggiunta di passato stazione vulcanologico del ambiente. Venti secoli di immagini anche cronache di insecable cono nella citta” (ancora. ESA, pp. 896), che razza di ripercorre l’intera bravura eruttiva del cono, le descrizioni degli autori classici, le cronache medievali ancora moderne furbo ai documentazione ancora recenti merce dall’Osservatorio, piu presentare una ricchissima quantita iconografica.
Opinione la autenticita storica ad esempio nell’anno 79 d.C., stesso all’832° dalla istituzione di Roma ancora al iniziale di Tito imperatore, il Vesuvio ha eruttato, addirittura che tipo di di quell’evento ci rimane una tipo di indagine sopra periodo competente nella 16a di nuovo nella 20a delle Lettere ai Familiari di Plinio il Partner, figlio del figlio omonimo del celebre biologo quale perse la energia a considerare da sotto il avvenimento eruttivo ancora recare sostegno alla popolo con perdita, “benche riguarda piuttosto il mese ancora il tempo della disastro – afferma Ricciardi – essi sono resi incerti dalla sottrazione delle lezioni del testo di queste lettere, pervenuteci da manoscritti con piu di dozzina varianti, verso cui la giorno dell’evento oscilla tra il nono ricorrenza delle Calende di settembre (24 agosto) ed il iniziale periodo delle Calende di novembre (1 novembre)”. Quale e invero comune, sottolinea il geofisico, il espressione Laurentianus Mediceus (sec. IX), il piu precedente pervenutoci, riporta “Non. Kal. Sept(ember)” oppure il 24 Agosto, dal momento che estranei codici riferiscono “Nov.(ember) Kal.” ovvero il 1 Novembre.
Da questi punti fermi muove la dotta problema in la quale Ricciardi espone per mezzo regolare ancora documentato le ragioni che suggeriscono un’ambientazione autunnale della disastro che, riconsegnando appela pretesto i resti delle sede vesuviane distrutte dal Vesuvio, ha drammaticamente sciolto allo sguardo anche alla amico dei pronipoti personaggio singolare spaccato di vitalita di su coppia millenni fa. Pero vediamo nel sfumatura bene scrive Ricciardi, decisamente convinti che razza di presto oppure tardi certi piuttosto esplicita marchio archeologica finira col confermare la coula caso.
Per Ricciardi si deve la statuario lavoro durante 3 volumi “Reperto del Montagna Vesuvio
Il incertezza sulla scadenza – scrive Ricciardi – sembrerebbe risolto confrontando i dati degli antichi codici “per indivisible passo di Cassio Dione quale, nel dipingere le vittorie militari di Agricola durante Britannia (79 d.C.), colloca l’eruzione in Autunno, se non fosse che addirittura attuale testo ci e conosciuto durante delle varianti. Carlo Maria Rosini, ad esempio nella degoulina “Dissertationis isagogicae” (1797) discute abbondantemente codesto luogo anche risolve il concetto per favore dell’1° ento di tracce dell’autunno nelle masserizia e nei cibi. In realta, i tappeti, i bracieri attivi, l’uva deplaca, le castagne, le cataste di melagrane, le coccole di vittoria (laurus nobilis), i tessuti pesanti indossati e seguente, sono sufficienti a assegnare le caratteristiche di una momento volgente circa l’inverno. Sono state trovati ad Oplontis 10 quintali di melagrane, stivate durante quattro stratificazione con stuoie di giaciglio intrecciata. Nella apparato di galleria e segnalata la presenza di coppia noci carbonizzate ritrovate in mezzo a le melagrane, ad esempio conferma l’attribuzione dei reperti per individuo momento stagionale”.
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